Giulio Valerio Cerbella
Conosciamo l’Artista:
Giulio Valerio Cerbella nasce a Perugia nel 1980. Si è diplomato in discipline plastiche all’Istituto Statale d’Arte di Perugia.
Si qualifica “Esperto nel Restauro del Manufatto Ligneo” presso l’Istituto di Alta Formazione Master School 2000 (PG).
Ha frequentato uno stage nel laboratorio di restauro “Roberto Saccuman s.n.c.” a P.S. Giovanni.
Ha partecipato al restauro del Coro ligneo della Cattedrale di Todi (PG), diretto dalla Maestra Restauratrice Sabrina Montosi.
Ha progettato e costruito il primo parco Land-Art del centro Italia sulle rive del Lago Trasimeno.
Due delle sue opere sono state donate alla Cancelliera tedesca Angela Merkel e al Presidente colombiano e premio Nobel per la pace 2016 Juan Manuel Santos dal Sacro Convento della Basilica di Assisi nel 2018.
E’ un membro delle associazioni “OLYMPUS – Associazione Europea di Scultori Lignei e Tornitori d’Arte” e “AIESM – Associazione Europea di Scultura Monumentale”.
Dal 2009 partecipa a mostre e simposi sul territorio italiano ed europeo.
Ha presentato varie mostre personali a Perugia, e ha partecipato a mostre collettive a Roma, Udine, Perugia, Arezzo, Milano. Ha preso parte anche a vari simposi a Trento, Padova, Brescia, Belluno, Vicenza, Sondrio, Siena, Messina, Caserta, in Francia e in Danimarca.
Realizzazione per il Simposio di Predaia 2019 – tema “i sogni”:
L’opera realizzata da Giulio rappresenta la liberazione dalla condizione umana per raggiungere la propria personale completezza. L’artista ha così immaginato Minosse, essere selvaggio metà animale e metà umano, alla ricerca di una forma univoca.
E così, il Re Toro nel suo sogno anela ad abbracciare totalmente la sua condizione di animale libero, Re di se stesso: non più legato a nessun condizionamento umano o fisico.
Attraverso le ali, simbolo di divinità e di libertà assoluta (perfino dalle leggi della gravità) ma bruciate (allegoria del sogno impossibile) Minosse spicca il suo salto ormai svincolato dalla schiavitù della razionalità umana rappresentata dal cubo-labirinto che giace schiacciato sotto i suoi piedi.
Titolo dell’opera “Il sogno del Minotauro”.